- Introduzione
- Foto
- Causa e trasmissione
- Sintomi
- Quando chiamare il medico
- Complicazioni
- Varicella in gravidanza
- Cura e terapia
- Rimedi e cure naturali
- Vaccino e prevenzione
- Riammissione a scuola
Introduzione
La varicella è una malattia comune tra i bambini, in particolare tra quelli al di sotto dei 12 anni. I sintomi caratteristici sono
- un rash di macchie pruriginose che somigliano a vesciche e che si possono manifestare su tutto il corpo
- sintomi simil-influenzali.
È causata dal virus varicella-zoster (VZV) e, poiché l’infezione è molto contagiosa, un bambino infetto da varicella deve rimanere a casa e riposarsi fino a quando i sintomi non sono scomparsi del tutto.
Tendenzialmente colpisce con maggior violenza gli adulti, rispetto ai bambini, ma anche in questo caso è fortunatamente raro andare incontro a complicazioni gravi.
La strategia di prevenzione più efficace, sia per bambini che per gli adulti, è il vaccino.
Una persona di norma può manifestare un solo episodio di varicella in tutta la vita perchè in genere si acquisisce immunità, ma i VZV possono rimanere silenti all’interno del corpo e causare un diverso tipo di eruzione cutanea in un secondo momento della vita, chiamato herpes zoster (fuoco di S. Antonio). Il ricorso al vaccino abbassa notevolmente la possibilità di manifestarlo, anche se non lo esclude con certezza.
Causa e trasmissione
La varicella è causata dal virus varicella zoster, che si trasmette con grande facilità da un paziente all’altro attraverso minuscole goccioline emesse parlando, ridendo, tossendo, …
È contagioso anche il liquido contenuto all’interno delle vescicole e il contagio può quindi avvenire attraverso:
- superfici contaminate,
- oggetti contaminati (per esempio giochi),
- contatto diretto con il siero presente nelle vescicole,
- trasmissione diretta viso-viso.
Il rischio sembra inoltre insorgere dopo la condivisione di un ambiente con un paziente malato per almeno 15 minuti (fonte ).
Un paziente colpito dall’infezione è contagioso da 1-2 giorni prima della comparsa dei sintomi, mentre la contagiosità delle vescicole cessa più o meno alla fine della prima settimana (o inizio della seconda) di eruzione.
Questi dati coincidono con quelli di uno studio che ha riscontrato che i casi avevano 3,6 volte più probabilità (con indice di confidenza al 95% di 2,4-5,4) di verificarsi dopo l’esposizione a un bambino in fase prodromica (prima della comparsa dei sintomi) rispetto a qualunque altro momento, e con uno studio che presentava un periodo di contagiosità di 0-5 giorni (mediana: 2 giorni) dalla comparsa dell’eruzione.
La varicella è molto contagiosa, la maggior parte dei bambini con un fratello che è stato infettato vengono a loro volta contagiati, presentando gli stessi sintomi circa 2 settimane dopo. Per aiutare a non diffondere il virus, assicuratevi che i vostri figli si lavino le mani spesso, in particolare prima di mangiare e dopo aver usato il bagno. Mantenete infine il bambino con la varicella lontano dai fratelli e dalle sorelle non vaccinati, per quanto possibile.
Le persone che non hanno avuto la varicella possono prenderla anche da qualcuno con l’herpes zoster, ma non possono prendere l’herpes zoster stesso. Questo perché l’herpes zoster può svilupparsi solo da una riattivazione del VZV in qualcuno che ha già avuto la varicella; il rischio è comune limitato, in quanto il contagio in questo caso avviene solo in caso di contatto tra il siero contenuto nelle vescicole del paziente e le mucose.
Sintomi
Non sono stati identificati studi con dati certi sul periodo di incubazione della malattia, tuttavia tre studi hanno presentato intervalli seriali per diversi scenari, con variazioni da 11 a 20 giorni (media/mediana: 14-16 giorni) secondo il tipo di contatti (fonte: ).
I sintomi principali della varicella, sia per gli adulti che per i bambini, sono:
- comparsa di puntini rossi su viso e/o petto, prima di diffondersi ad altre parti del corpo;
- trasformazione dei puntini in vesciche piene di liquido nel giro di 12-24 ore;
- grande prurito;
- trasformazione delle vescicole in crosticine dopo circa una settimana.
Vediamo ora i passaggi più nel dettaglio.
Alcuni pazienti manifestano una fase prodromica uno o 2 giorni prima che l’eruzione cutanea appaia, caratterizzata dai seguenti sintomi:
- febbre,
- dolori addominali,
- mal di gola,
- mal di testa,
- vaga sensazione di malessere.
Questi sintomi possono durare per un paio di giorni, durante i quali la febbre rimane tra i 37,7° e i 38,8° C, anche se in rari casi può essere più elevata.
Questa fase è più comune in adulti e adolescenti, meno nei bambini.
La varicella causa quindi un rash rosso e pruriginoso sulla pelle che appare di solito prima sul ventre o sulla schiena e viso, e poi si propaga a quasi tutto il corpo, compreso il cuoio capelluto, la bocca, il naso, le orecchie e i genitali. L’eruzione cutanea inizia con piccole e multiple protuberanze rosse che sembrano brufoli o morsi di insetto, sviluppa quindi delle sottili vesciche piene di liquido chiaro, che diventano torbide. La pelle della vescichetta potrebbe rompersi, lasciando una piaga aperta, che infine sviluppa una crosta che diventa secca e marrone.
Le vescicole hanno di solito meno di mezzo centimetro di larghezza, sono di colore rossastro alla base e appaiono in più riprese da 2 a 4 giorni. L’eruzione cutanea può essere più ampia o grave nei bambini che hanno disturbi della pelle come l’eczema.
I bambini più piccoli hanno spesso sintomi lievi e un minor numero di vesciche dei bambini più grandi o degli adulti.
Quando chiamare il medico
Si raccomanda di contattare il medico o il pediatra nel caso di sospetto di varicella o in caso di dubbi su possibili complicazioni.
È tuttavia consigliabile evitare di portare il paziente in ambulatorio, dato l’elevato rischio di contagio verso terzi.
Chiamate il medico se un bambino
- ha la febbre che dura da più di 4 giorni o che si alza al di sopra dei 38.8 °,
- ha una grave tosse o difficoltà di respirazione,
- ha una superficie di eruzione cutanea da cui esce pus o diventa rosso, caldo, gonfia o dolente,
- ha un forte mal di testa,
- prova un insolita sonnolenza o ha difficoltà a svegliarsi,
- ha problemi a guardare la luce,
- ha difficoltà a camminare,
- sembra confuso,
- sembra molto malato o vomita,
- ha torcicollo.
Complicazioni
Tipicamente la varicella è una malattia lieve, ma può colpire pazienti (soprattutto le persone con sistema immunitario indebolito) in modo particolarmente grave. Alcuni soggetti possono sviluppare
- infezioni batteriche che coinvolgono la pelle,
- i polmoni (polmonite),
- il cervello (encefalite).
Anche i bambini con sistema immunitario normale possono occasionalmente sviluppare complicanze, più comunemente infezioni della pelle in prossimità delle vesciche.
Chiunque abbia avuto la varicella (o abbia fatto il vaccino contro la varicella) da bambino è a rischio di sviluppare l’herpes zoster più avanti nella vita, e di questi fino al 20% lo sviluppa effettivamente. Dopo una prima infezione il VZV può rimanere inattivo nelle cellule nervose vicino al midollo spinale e riattivarsi successivamente come herpes zoster, che può causare formicolio, prurito, o dolore seguito da una eruzione cutanea rossa con protuberanze e vesciche. L’herpes zoster è talvolta trattato con farmaci antivirali, steroidi, e antidolorifici; è da qualche anno disponibile un vaccino per prevenire l’herpes zoster nei pazienti ultrasessantenni.
Varicella in gravidanza
Le donne immuni alla varicella non possono essere infettate, e non devono preoccuparsi per sé stesse o per il loro bambino durante la gravidanza.
Le donne in gravidanza e chiunque abbia problemi al sistema immunitario non dovrebbe stare vicino a una persona con la varicella: se una donna incinta che non ha avuto la varicella in passato contrae il virus il feto ha maggiori possibilità di sviluppare problemi congeniti, mentre la madre è associata ad un rischio maggiore di complicazioni.
La madre corre un rischio maggiore se presenta anche i seguenti fattori di rischio:
- fumo,
- malattie polmonari pre-esistenti come bronchite o enfisema,
- assunzione di cortisone nei tre mesi precedenti.
- si trova oltre la ventesima settimana.
La donna in particolare è a rischio di:
- polmonite,
- encefalite,
- epatite.
Le complicazioni per il bambino sono strettamente legate alla settimana in cui avviene il contagio:
- Prima delle 28 settimane non c’è rischio di aborto, ma un limitato rischio di complicazioni a pelle, occhi, gambe, braccia, cervello, vescica e intestino (sindrome da varicella fetale).
- Tra le 28 e le 36 settimane il virus raggiunge il feto senza causare sintomi, anche se può riattivarsi nei primi anni di vita sotto forma di herpes zoster.
- Se l’infezione viene contratta dai 5 giorni precedenti alla nascita ai 2 giorni successivi viene indicata come “varicella neonatale”, e la manifestazione clinica è quella tipica della varicella.
Se una donna incinta ha avuto la varicella prima della gravidanza, il bambino sarà protetto dall’infezione per i primi mesi di vita, dal momento che la madre trasmette l’immunità al bambino attraverso la placenta e il latte materno.
Secondo l’ inglese il rischio appare comunque limitato.
Cura e terapia
Poichè la causa della varicella è un virus il medico non prescriverà antibiotici, a meno che non si rendano necessari se le piaghe vengono infettate da batteri. Questo è abbastanza comune tra i bambini, perché spesso grattano e sfregano le vesciche.
Il farmaco antivirale aciclovir (o simili, come talavir e altri) può essere prescritto alle persone a rischio di complicanze. Il farmaco, che può rendere l’infezione meno grave, deve essere somministrato entro le prime 24 ore dopo l’apparizione dell’eruzione cutanea. Gli antivirali possono avere significativi effetti collaterali, per cui sono somministrati solo quando necessario. Solo il medico può valutare se sia necessario o meno.
Coloro che sono a rischio di grave malattia o di gravi complicanze, come i neonati le cui madri hanno avuto la varicella al momento del parto (ma anche i pazienti con leucemia o carenze immunitarie e bambini che ricevono farmaci che deprimono il sistema immunitario), possono prendere l’immunoglobina per varicella e zoster dopo l’esposizione alla varicella per ridurre la sua gravità.
È possibile contribuire ad alleviare prurito, febbre, e in generale il disagio provocato dalla varicella (ATTENZIONE: Valutare ogni singolo consiglio con il medico prima di metterlo in pratica):
- Usate salviette fresche e umide o fate bagni in freschi o d’acqua tiepida ogni 3-4 ore per i primi giorni. I bagni di farina d’avena, disponibili al supermercato o in farmacia, possono aiutare ad alleviare il prurito (i bagni aiutano a non diffondere la varicella.)
- Tamponate (non sfregate) il corpo asciutto.
- Utilizzare talco sui settori dove sente prurito (ma non sul volto, in particolare vicino gli occhi).
- Date al vostro bambino alimenti che siano freddi, morbidi, e blandi perché la varicella in bocca può rendere il bere e il mangiare difficoltosi. Evitate di alimentare vostro figlio con cibi acidi e soprattutto salati, come il succo d’arancia.
- Chiedete al medico o al farmacista di alleviare il dolore con creme da applicare alle piaghe nella zona genitale.
- Date al vostro bambino paracetamolo (tachipirina, efferalgan) regolarmente per alleviare il dolore se il bambino ha vesciche in bocca.
- Valutate con il medico antistaminici per il prurito.
- Non usare mai l’aspirina per ridurre il dolore o la febbre nei bambini con la varicella perché l’aspirina è stata associata con la grave malattia della sindrome di Reye, che può portare ad insufficienza epatica e perfino a morte.
- Per quanto possibile, scoraggiate i bambini dal grattarsi. Questo può essere difficile per loro, così valutate l’ipotesi di far indossare al bambino calze o muffole sulle mani per evitare di graffiarsi durante il sonno. In aggiunta, tagliate le unghie e tenetele pulite per contribuire a ridurre gli effetti dei graffi, comprese le rotture delle vesciche e le infezioni.
- La maggior parte delle infezioni della varicella non richiedono particolari cure mediche. Ma a volte, ci sono problemi.
Rimedi e cure naturali
La medicina naturale e l’omeopatia possono rappresentare un valido supporto per alleviare i sintomi della varicella per coloro che ne condividono la filosofia, ma ricordiamo di avvertire sempre il proprio medico se si stanno assumendo altri farmaci e si decide di ricorrere a questo approccio che, lo ricordiamo, è spesso privo di fondamenti o dimostrazioni scientifiche.
Dal punto di vista della fitoterapia può essere utile fare uso di , che essendo ricca di vitamina C aiuta a rafforzare le difese immunitarie e previene l’invecchiamento della pelle dovuto alle vescicole della varicella. La Rosa canina può essere assunta sotto forma di tintura madre nella dose di 10 gocce almeno 2 volte al giorno, è auspicabile non superare le dosi consigliate in quanto un uso eccessivo potrebbe causare diarrea e disturbi di stomaco.
A livello topico la , indicata per il trattamento delle dermatosi, delle ustioni, …può essere usata per alleviare il prurito perchè capace di un’azione antinfiammatoria, antisettica e cicatrizzante; in pratica attenua le eruzioni cutanee della varicella. Non sono noti effetti collaterali, come ad es. reazioni allergiche, pertanto può essere usata con sicurezza; è preferibile acquistarla sotto forma di pomata contenente la tintura madre al 20 – 30%, o in alternativa si possono fare delle toccature sulle vescicole con la tintura madre diluita al 50%.
Si raccomanda di valutare con il proprio medico se ricorrere all’uso della Calendula, perché non tutto il mondo scientifico concorda sull’uso di preparazioni semisolide sulle manifestazioni cutanee della varicella.
Dal punto di vista dell’omeopatia la varicella può essere affrontata assumendo 3 granuli, sciolti in acqua o sotto la lingua, 3 volte al giorno dei seguenti rimedi:
- Rhus Toxicodendron, diluizione 5 – 6CH, se sono presenti delle piccole vescicole contenenti liquido chiaro che bruciano e danno molto prurito;
- Cantharis, diluizione 5 – 6 CH, se le vescicole sono grosse e contengono siero;
- Mezereum, diluizione 5 – 6 CH, se le vescicole sono grosse ed infettate con croste spesse e dure che lasciano una lesione sulla pelle quando cadono.
Al termine della varicella, quando sembra che non ci siano più nuove vescicole, è utile somministrare Sulphur Iodatum 30 CH che aiuta a migliorare la tosse ed il catarro se presenti, oltre ad essere in grado di accelerare il processo di guarigione.
Le dosi qui consigliate sono pensate per i bambini, di solito i più colpiti dalle malattie esantematiche. Per un adulto si può aumentare la frequenza di assunzione degli stessi rimedi.
Vaccino e prevenzione
Il vaccino è anti-varicella è obbligatorio e con la somministrazione di un vaccino tetravalente:
- dai 13 ai 15 mesi di età,
- richiamo a 6 anni.
Il vaccino è efficace circa dal 70% al 85% nel prevenire l’infezione lieve e in più del 95% dei casi nella prevenzione delle forme da moderata a grave dell’infezione. Anche se il vaccino funziona abbastanza bene alcuni ragazzi immunizzati contraggono ugualmente la varicella; in questo caso tuttavia i sintomi saranno particolarmente miti rispetto a coloro che non hanno preso il vaccino e vengono infettati.
Per i bambini sani che hanno avuto la varicella non sarebbe necessaria la somministrazione del vaccino, perchè l’immunità acquisita naturalmente è di norma sufficiente per l’intera vita, ma non ci sono controindicazioni a praticarlo ugualmente.
Riammissione a scuola
L’esclusione da scuola per 7 giorni dall’inizio dell’eruzione o finché tutte le lesioni non siano diventate crostose (durate media e mediana di 7 giorni) non è risultata efficace in uno studio, ma classi in cui i soggetti malati continuavano a frequentare per oltre due giorni dall’eruzione avevano una percentuale di malati maggiori (40%-80%) rispetto a quelle in cui i malati venivano immediatamente isolati (<15%).
Se non siete sicuri che il vostro bambino sia pronto a tornare a scuola, rivolgetevi al medico.
Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Guido Cimurro (farmacista). Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.
Qual è il periodo di incubazione della varicella?
Di solito circa 14 giorni, ma può variare tra gli 11 e i 20.
Da ieri sera a questa mattina sono spuntate 2-3 vescicole a mia figlia; sono quasi sicuro che sia varicella perchè nella sua classe è pieno, ma è possibile che ne vengano fuori altre o l’ha presa in forma leggera?
Purtroppo è molto probabile che ne vengano fuori altre nelle prossime 24 ore circa.
La possono contrarre anche gli anziani? Mia mamma deve guardare la nipotina oggi pomeriggio che ha la varicella e non ricorda se l’abbia già fatta o meno.
Purtroppo sì, la possono contrarre anche gli anziani, e tendenzialmente potrebbero essere più a rischio di complicazioni (soprattutto se lo stato di salute non fosse ottimale).
È vero che da adulti è peggio? Se sì, perchè non fare il possibile per farla fare da bambini favorendo il contatto con soggetti malati?
1. Sì, tendenzialmente è peggio.
2. Perchè si tratta di una malattia che può manifestare complicazioni anche gravi; a questo scopo è invece disponibile il vaccino, che è associato a un rapporto rischio-beneficio decisamente più favorevole.
Si può ripetere la varicella?
Poco probabile.
Il pediatra ha appena diagnosticato la varicella a mio figlio, perchè non gli ha dato l’antivirale? Devo andare a comprarlo?
Nella maggior parte dei casi, soprattutto in bambini altrimenti sani, non c’è alcun bisogno di ricorrere all’antivirale, che quindi NON deve essere somministrato se non prescritto.
Salve dottore mio nipote a la varicella il suo pediatra a detto che con questa malattia si abbassano le difese immunitarie e deve fare una cura e vero ?
Nessuno meglio del pediatra può valutare il singolo caso, non c’è quindi motivo di dubitare; è difficile essere più precisi senza ulteriori dettagli (età, stato di salute, cura prescritta, …).
Ciao, mi scusi.. Mio figlio ha la varicella, e afferma che i brufoli sulla testa sono differenti da quelli che ha sul viso. Dice che quando li tocca li percepisce più duri o alti! é vero?
Non mi risulta onestamente, ma essendo sul cuoio capelluto potrebbero generare una diversa sensazione.
Ok… Comunque dottore sono andata a toccare le crosticine ed effettivamente sulla testa sono molto duri in confronto a quelli sul corpo..
Potrebbe essere pericoloso?
No, non c’è pericolo.
Buongiorno,
so che la varicella è considerata una malattia molto contagiosa…ma quanto è contagiosa veramente? La si può prendere toccando o frequentando una persona che ha contatti con malati (ma che ha già avuto la malattia da piccola)? Oppure stando qualche ora nello stesso ristorante con un bambino malato o con la malattia in incubazione? Sto cercando di rimanere incinta e temo questa malattia (non l’ho mai avuta finora). Grazie mille!
E’ contagiosa, se si hanno contatti con persone affette ovviamente; chi l’ha avuta non può ammalarsi di nuovo della stessa malattia, anche stando a contatto con chi è malato, e non può trasmetterla.
mio nipote di 13 mesi ha da circa 6 giorni eruzioni di varicella. Siamo quasi alle crosticine ma da ieri ha febbre alta, tosse e piange continuamente. Si potrebbe trattare di qualche complicanza. Cosa devo fare.
Non possiamo escluderlo, telefoni quindi alla pediatra per sentire il suo parere e valutare se sia necessario visitarla.
Salve dottore, mio figlio di 12 anni ieri ha avuto la varicella, il giorno dopo cioè oggi ha faccia, petto, testa, inquine e abbastanza sulle gambe e in più prova tantissimo dolore avendoli ovunque, aiutatemi!
Visita medica, verranno prescritti farmaci e altri rimedi per ridurre il prurito/fastidio.
Grazie mille… Data la sua disponibilità le faccio un’altra domanda! Prima della varicella, durante l’incubazione ho mandato mio figlio a scuola.. Nonostante fosse l’incubazione avrà contagiato qualche suo compagno di classe secondo lei?
Non possiamo escluderlo.
Però mio figlio non ha starnutito e tossito in faccia a nessuno.. Quindi non dovrebbe aver contagiato nessuno.. Pur avendo toccato qualche volta qualcuno.
Non si può escluderlo completamente comunque.
Salve sono alla nona settimana di gravidanza e mi sono accorta che mia figlia di tre anni ha dei puntini in rilievo arrossati che le recano prurito, sparsi tra addome e schiena…non so se sia varicella o altro, io la varicella l’ho avuta da piccola e mi chiedevo se rischio qualcosa, siamo sempre molto vicine perciò il rischio contagio è alto, di che altre malattie esantematiche mi dovrei preoccupare nel mio stato interessante avendo già due bimbi piccoli che vanno alla materna? Grazie
https://etlc.info/gravidanza/varicella-e-gravidanza/comment-page-3/#comment-1275568
Salve il mio bimbo di 5 anni ha preso la varicella ma la mia pediatra non mi ha dato nulla e lui lamenta tantissimo il prurito posso aiutarlo con qualche prodotto ?
Salve, mi dispiace ma non possiamo consigliare farmaci, specie in queste situazione dove è il pediatra che ha valutato il paziente a dover decidere, per cui lo riconsulterei.
Salve dottore, mio figlio di 3 anni e 7 mesi ha contatto la varicella, ieri sera la prima bolla e x il momento ne ha poche e molto piccole..La pediatra mi ha prescritto Aciclovir ma poi ho letto che non era il caso. Non rischio che gli possa far male o che gli venga in maniera troppo leggera e poi possa tornargli? Grazie mille
Salve, deve seguire le indicazioni della pediatra e non quello che legge in giro, la pediatra l’ha visitato, l’ha valutato e ha deciso per la terapia per dei motivi precisi, e non credo che avrebbe messo in pericolo la salute del paziente.
Salve dottore mio figlio di 17 mesi ha la varicella soffre molto il prurito nonostante lo riempio di talco posso dargli un antistaminico
Mi dispiace, ma non posso avallare l’uso di farmaci; contatti il pediatra, una soluzione si trova sempre in questi casi.
Salve, sono un ragazzo di 24 anni, ho avuto La varicella a 20 anni e alla prima bolla sono corso dal mio medico che mi ha prescritto un farmaco ma non ricordo quale, insomma alla fine non ho avuto febbre e di bolle me ne sono venute 6/7 non di piu.
Ma ora qualche conoscente mi ha messo paura dicendomi che non L ho “lasciata sfogare” quindi mi tornerà. Hanno ragione? grazie
No, nella maggior parte dei casi si acquisisce immunità (indipendente dal farmaco).
Quando dura la malattia della varicella?? E quando giorni si deve aspettare x poter di nuovo a uscire di casa?
Potrà uscire quando non sarà più contagioso, ossia quando si saranno seccate TUTTE le vescicole (in genere a circa 7 giorni dalla comparsa della prima); cadranno tutte entro ulteriori 7 giorni circa.
Dottore sono stata in posta e cera una bimna con tre puntini rossi ( non so se erano puntini da zanzara) ma se fosse stata varicella o morbillo posso averla presa? Non mi ha tossito ne starnutito davanti. Grazie
Stia serena… La bimba quasi certamente era vaccinata per il morbillo ed è poco probabile che con la varicella venga portata fuori.
Pero’ dottore le modalita’ di trasmissione sono appunto starnuti saliva tosse giusto? Essere nello stesso ambiente come un ristorante non fa niente no?
Di norma è così, ma sono comunque malattie particolarmente contagiose.
Buonasera,mio marito e’stato colpito circa 5 giorni fa da herpes zoster,e’possibile che avvenga il contagio con me che non ho mai avuto la varicella? (so che il fuoco di s. Antonio causa varicella in chi non l’ha mai avuta).Devo usare delle precauzioni particolari?Grazie
È sufficiente evitare di venire a contatto con il siero delle vescicole.
Grazie dottore per la risposta.Approfitto della sua disponibilita’per chiederle se il fatto di dormire nello stesso letto puo’ creare problemi,(contatto per esempio delle lenzuola.)Grazie ancora davvero se vorra’rispondermi.
No.
Salve, ho 39 anni e circa 1 mese fa ho fatto il vaccino per la varicella. Devo fare un secondo richiamo oppure no? Grazie
Sì.
Ok. Ma avro una buona copertura o al massimo la contrarro in forma piu lieve spero!
Non vedo il motivo di saltare il richiamo, il rischio può anche essere quello di rimanere completamente scoperto fra qualche mese.
Faro sicuramente il richiamo. Ultima domanda. Ma poi quanto tempo saro coperto teoricamente?
Si pensa a vita, ma possono esserci differenze individuali.
Buonasera Dott. Mio figlio ha preso la varicella ieri ed e’ stato con i cuginetti 5 giorni prima della comparsa della prima vescicola, può’ averli contagiati! Due sono piccolissimi 4 mesi e 18 mesi
Buonasera, non si può escludere il contagio..
Salve, l’antivirale serve a ridurre la replicazione del virus e dunque i sintomi; si usa solo in casi di pazienti con fattori di rischio che espongono a complicanze, non sempre perchè comunque ha effetti collaterali anche importanti.
il mio pediatra l’ha prescritto alla mia bimba di 4 anni dicendo che fa troppo caldo questo periodo ma possibile? non ha nessun tipo di problema che può portare a complicanze
No, non causerà complicazioni.
salve dottore vorrei sapere a cosa serve l’anti virale e perché non si dà a tutti in caso di varicella grazie
buonasera dottore ho dato a mia figlia di 5 anni aciclovir per la varicella alle ore 18:30 5ml e poi altri 5ml alle 23. solo in un secondo momento mi sono accorta che per le pasticche di aciclovir devono passare 4 ore tra una dose e l’altra ma per lo sciroppo non c’è scritto,glielo dato con poca distanza ?sono preoccupata. che effetti può avere??
Salve, solitamente il trattamento richiede 5 somministrazioni al giorno per 7 giorni. Anche per lo sciroppo vale la regola delle 4 ore minime tra una somministrazione e l’altra per cui può stare tranquilla. Saluti
grazie dottore cordiali saluti
Buonasera dottore, ho 30 anni e da giovedì ho la varicella! In pratica giovedì ho avuto le prime eruzioni ora sono strapiena! ll problema è che i due giorni precedenti alla manifestazione della malattia sono stata con due mie amiche entrambe in dolce attesa, posso averle contagiate? Loro dicono che in passato hanno già avuto la varicella basta questo per esser tranquilli? Grazie mille
Se hanno già avuto la varicella possono stare ragionevolmente tranquilla, anche se consiglio comunque di suggerirlo ai rispettivi ginecologi.
buongiorno dottore, dopo quanto tempo dalla prima bolla di varicella esce tutto il rash cutaneo sul corpo? perché mia figlia ha una bolla( con liquido)che sembra di varicella sulla pancia da ieri mattina, ma stamattina non le sono uscite altre bolle.
24-48 ore, in genere.